Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
La falsa modestia è l'estremo raffinamento della vanità: [...] si tratta di menzogna.
La fedeltà al partito abbassa il più grande degli uomini all'infimo livello delle masse.
L'uomo è più fedele all'altrui segreto che al proprio: la donna invece custodisce meglio il proprio segreto che quello degli altri.
Se la povertà è madre del crimine, la stupidità ne è il padre.
Coloro che, senza conoscerci abbastanza, pensano male di noi, non ci fanno torto; non attaccano noi, ma il fantasma creato dalla loro immaginazione.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
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