La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.— Ezra Pound
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
Le idee sono vere quando si trasformano in azioni.
Parlo della bellezza. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo si incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in Platone un pensiero che corre veloce, o un bel profilo di una statua.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
Oggi il nome "democrazia" è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.
Ogni uomo ha il diritto che le sue idee vengano esaminate una per volta.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.