Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Ciò che fa artista l'artista non è lo sperimentare in sé i problemi come tali, ma il risolverli artisticamente.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
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