Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Nessuna cosa umana è tanto instabile e fluttuante quanto la gloria di un potere che non s'appoggia sulle proprie forze.
I benefici sono graditi finché possono essere ricambiati, quando sono troppo grandi, invece di gratitudine generano odio.
Tuffate le mani nel mio sangue, piuttosto! Sarà minore la vergogna se ucciderete il luogotenente, anziché ribellarvi all'imperatore! O rimanendo in vita manterrò fedeli le legioni o, facendomi sgozzare, ne affretterò il pentimento.
Anche per i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.
La lussuria della fama è l'ultima che un uomo saggio si scrolla da dosso.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Forse il peso specifico di un critico è null'altro che il suo desiderio di verità.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
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