I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.— Ezra Pound
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
Nessuna maledizione più grande di un'idea propaganda attraverso la violenza.
Può darsi che tutte le scienze, o la maggior parte di esse, comincino con la sofferenza o con la pietà. Ma una volta che la scienza ha preso avvio, non c'è più posto per queste emozioni.
I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti.
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica.
Il genio è la capacità di vedere dieci cose dove l'uomo comune ne vede una o dove l'uomo di talento ne vede due o tre.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.