La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.— Mao Tse-tung
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
Solo gli stupidi sollevano pietre che poi ricadono sulla loro testa.
La gentilezza a parole crea confidenza. La gentilezza nei pensieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore.
Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione; il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male.
Ogni comunista deve afferrare la verità: il potere politico nasce dalla canna di un fucile.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.