Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Un critico è un tizio che conosce la strada ma non sa guidare.
Una nevrosi è un segreto che non sai di custodire.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.