Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Una nevrosi è un segreto che non sai di custodire.
Un critico è un tizio che conosce la strada ma non sa guidare.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
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