Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.— Kenneth Tynan
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Un critico è un tizio che conosce la strada ma non sa guidare.
Una nevrosi è un segreto che non sai di custodire.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.