Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Li ho visti tra le nuvole sull'erica. Eccoli! Non sostano né per amore né per dolore, Eppure i loro sguardi sono quelli di un'innamorata, Quando il cervo bianco irrompe dal coperto E il vento bianco rompe il mattino.
La vostra mente e voi stesse siete il nostro mar dei Sargassi.
Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda.
Il miglior governo è (naturalmente?) quello che attiva il meglio dell'intelligenza della nazione.
I disordini non avranno mai fine, non avremo mai una sana amministrazione della cosa pubblica, se non acquisteremo una nozione precisa e netta della natura e della funzione del denaro.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Quali cose umane non sono esposte al pericolo della degenerazione? I critici dei critici vi porranno riparo.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.