Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Non usate alcuna parola superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.
Quello che conta non è tanto l'idea, ma la capacità di crederci.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre.
Gli uomini che vivono sotto il dominio di uno slogan vivono in un inferno creato da loro stessi.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
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