Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
I politicanti sono i camerieri dei banchieri.
Arte e matrimonio non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte.
Gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, non hanno mai neanche capito la storia.
Parlo della bellezza. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo si incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in Platone un pensiero che corre veloce, o un bel profilo di una statua.
Non riesco a immaginare come un artista serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
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