La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La reputazione e il credito dipendono soltanto dai quattrini che uno ha in cassaforte.
Nelle piccole cose come nelle grandi cose ognuno deve conoscere e tenere ben presente i propri limiti.
Far cigolare i letti altrui è un'abitudine che si perde nella notte dei tempi.
Nel suo castello maledetto nessun signore ha mai castrato ragazzi brutti. Adolescenti storpi e scofolosi, gobbuti dietro e davanti Nerone non li rapisce.
Spesso si è indulgenti nei confronti dei corvi e si condannano le colombe.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
Talora la più efficace critica di un testo è proprio la sua parodia.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Il critico dovrebbe, per poter dare un giudizio definitivo, rifare il corso del mondo sino all'opera d'arte da giudicare, in due parole, essere uguale a Dio.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.