La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.— Thomas Mann
La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.
Se c'è qualcosa di ancor più raccapricciante del destino, è l'uomo che lo sopporta senza alzare un dito.
L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un'altra espressione dell'interesse per la vita.
Si dice che l'attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, poichè inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle.
La capacità di godere richiede cultura, e la cultura equivale poi sempre alla capacità di godere.
L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.
Quand'ebbe creato il mondo, il Padre Eterno lo giudicò, dicendolo buono; lo che prova che la critica è coeva della creazione.
Dai un dito a un critico e questo scriverà una commedia.
Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.
Non criticare quello che non puoi capire.
La critica è, di regola, l'arte di acquistar credito e autorità alle proprio preferenze.
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
I novantanove centesimi della critica che si fa tra gli uomini non nasce già dall'amore del vero, ma da presunzione, arroganza, acrimonia, litigiosità, astio gelosia.
Quando i critici dissentono tra loro, l'artista è d'accordo con sé stesso.
Un critico può recensire soltanto il libro che ha letto, non quello che lo scrittore ha scritto.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.