La bellezza ci può trafiggere come un dolore.— Thomas Mann
La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.
Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.
La vera passione esiste esiste soltanto nell'ambiguità e come ironia.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Chi è felice non si muove.
Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.
La prosperità, il piacere e il successo possono essere volgari e refrattari, ma il dolore è la più sensibile di tutte le cose create.
Il dolore e il piacere si alternano come la luce e l'ombra.
Se del dolore in se stesso non si è avuta già perfetta conoscenza in principio, come si potrà essa avere successivamente?
Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.
Se lo scopo prossimo e immediato della nostra vita non è il dolore, allora la nostra esistenza è la cosa più contraria allo scopo del mondo.
Nulla ci rende così grandi come un grande dolore.
Un momento di dolore vale una vita di gloria.
Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l'altro.
Soltanto il rispetto dei valori e dei dolori che si vogliono superare consente di trascenderli; ignorarli con frettolosa sgarbatezza significa lasciarli pericolosamente fermentare nel livore represso e lasciarli incancrenire nel risentimento non risolto.