Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te. Il senso di potenza quando ti accorgi che puoi distruggere la persona che ti ama.
Se non ti perdi, non trovi strade nuove.
Forse è vero che quando una persona se ne va continua a vivere dentro di noi: bisogna ospitarla nella propria intimità costringendosi quasi a donarle la vita più felice che si può.
Avevano trovato l'uno nella vita dell'altra lo spazio per accogliersi, per questo erano stati da subito un incastro perfetto, senza aggiustamenti.
Ci sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di fare una cosa e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, il dono di un Dio meno distratto del solito.
Ho eliminato diverse persone dalla mia vita, persone che credevo essenziali per me, persone fatte di mille promesse e neanche un'azione. E più passa il tempo e più mi accorgo di aver soltanto preso la decisione migliore.
Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l'altro.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Io mangio solo per nutrire il dolore.
Non esistendo dolore, sua nascita e suo arresto, non può logicamente esistere neppure il cammino, il quale consiste nell'arresto del dolore.
Dolore. Stato d'animo particolare che può essere di origine fisiologica, se il corpo subisce qualche malanno, o psicologica, se ci tocca assistere alla fortuna di qualcun altro.
Dove non c'è vergogna è un dolore pulito.
Il dolore. Se ti posso sopportare, sei leggero; se non posso, durerai poco.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, ma del fatto di non provare dolore laddove se l'aspettava. Una metafora.
Il dolore per la Chiesa finisce con il diventare uno strumento di potere e quindi con l'aumentare l'audience.
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