A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere.
L'intelligenza è poco più di un doppio decimetro col quale vengono misurate le opere infinite delle circostanze.
La sua vita era stata disordinata e confusa da allora, ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire qual era la cosa che cercava.
Fu un grande peccato, quello di chi inventò la coscienza. Perdiamola per qualche ora.
Per un vero pessimista, essere in pericolo non è deprimente.
Il banco di prova di un'intelligenza superiore è la capacità di contenere due idee opposte allo stesso tempo conservando la propria funzionalità.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
Non c'è dolore in terra che il Cielo non possa guarire.
Non ci consoliamo dai dolori, semplicemente ce ne distraiamo.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
Ci sono anche dolori di lusso, che recano lustro a chi li sopporta.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.
È destino dell'uomo di sottostare al dolore; vanto il non lasciarsi vincere e atterrare da esso.
Sopportai il dolore concentrandomi che alla fine sarei stato 5 cm più vicino alle stelle.
Dalla mia più tenera età una freccia di dolore si è piantata nel mio cuore. Finché vi rimane - sono ironico - se la si strappa, muoio.