Il dolore è una dote per un animo duro.— John Ronald Reuel Tolkien
Il dolore è una dote per un animo duro.
La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione, né smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Rimanendo equanime nella felicità e nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta, affronta la battaglia della vita. Così non commetterai peccato.
Io mangio solo per nutrire il dolore.
I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa.
L'uomo padrone di sè pone fine a un dolore con la stessa faciltà con la quale improvvisa una gioia.
Sopportai il dolore concentrandomi che alla fine sarei stato 5 cm più vicino alle stelle.
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potete contenere.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, ma del fatto di non provare dolore laddove se l'aspettava. Una metafora.
Ci sono pochi dolori, per quanto strazianti, ai quali una buona rendita non arrechi un certo sollievo.
Il dolore è un gran ricostituente dell'uomo, credete; e in certi casi è un confortante indizio di vitalità morale, perché dove non vi è dolore, vi è cancrena.