Il dolore è una dote per un animo duro.
La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione, né smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.
Spesso il piacere è un ospite passeggero; ma il dolore Ci avvinghia crudelmente.
Il dolore inerisce alla vita come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.
Certe persone - e io sono di quelle - odiano il lieto fine. Ci sentiamo frodati. Il dolore è la norma.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l'uomo.
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.
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