Gran forza inspira E fierezza il dolor quando lo move Amor tradito.
Maledetto il pensier che ti donai; Maledette le tracce, e la scaltrita Sembianza, onde sedurre io mi lasciai; Maledetta l'infausta ombra romita Conscia de' miei trionfi, e della spene Lungo tempo felice, e poi tradita.
Ahi nome vano, Virtù, ludibrio de' malvagi.
La virtù difese L'iniquità; ma pur soggiacque.
Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, E l'alma al cor precipita fremendo.
Più sei bella, più devi Ad Amor voti e fè.
La mancanza è dolore e ti pesa come un macigno sul cuore. Non hai più voglia di ridere né di uscire. Ti abitui alla sofferenza e ti porti la ferita nel silenzio. Chiudi gli occhi e aspetti, perché con il tempo tutto passa, ma non è vero, non passa!
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.
Chiunque noi siamo, e qualunque cosa possediamo il dolore ch'è essenza della vita non si lascia rimuovere.
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.
Il dolore inerisce alla vita come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere.
Breve è la vita in sé, lunga il dolor la rende.
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Era proprio così: anche le cose tristi passavano, anche i dolori, le disperazioni, come le gioie, impallidivano, perdevano la loro profondità e il loro valore, fin che veniva un momento in cui non ci si poteva più ricordare cos'era stato a far tanto male. Anche i dolori sfiorivano ed appassivano.
Il dolore indurisce. Il grande dolore indurisce maggiormente.
È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito.
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