Io mangio solo per nutrire il dolore.— Alda Merini
Io mangio solo per nutrire il dolore.
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell'intimità dei misteri del mondo.
Dio ha le mie dimensioni.
Il difficile è accettare che persone disonorate e senza scrupoli facciano scelte per te che solo Dio può fare.
In fondo, in questa vita, nessuno viene mai capito veramente.
Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
Il dolore inerisce alla vita come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere.
Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più.
Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l'altro.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioia.
Non c'è dolore in terra che il Cielo non possa guarire.
Dopo un grande dolore, arriva un sentimento formale.
Non sentire alcun dolore è equiparabile alla fine dei sentimenti; ciascuna delle nostre gioie è un patto con il diavolo.