Il ricordo è una forma di incontro.— Lia Varesio
Il ricordo è una forma di incontro.
A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Non dobbiamo essere la voce degli altri, dobbiamo spingere gli altri ad avere una voce.
Fede non è sapere che l'altro esiste, è vivere dentro di lui, calarsi nella pelle dell'amico che passa, che ti interpella come un pugno nello stomaco, non ti lascia tregua, ti ricorda che esisti.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
Chi non ricorda, non vive.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnàti.
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.