A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Non dobbiamo essere la voce degli altri, dobbiamo spingere gli altri ad avere una voce.
Fede non è sapere che l'altro esiste, è vivere dentro di lui, calarsi nella pelle dell'amico che passa, che ti interpella come un pugno nello stomaco, non ti lascia tregua, ti ricorda che esisti.
Il ricordo è una forma di incontro.
I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: la vita per loro è misteriosa. Sono mistici e spesso vedono il diavolo dove non è.
Ogni solitudine contiene tutte le solitudini vissute.
A chi ha bisogno di una compagnia rasserenante e di scacciare il tedio della solitudine raccomando i cani, le cui qualità morali e intellettuali procureranno quasi sempre gioia e soddisfazione.
La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
La solitudine è una pace inaccettabile.
La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.
Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine.
Nella solitudine scopri te essere il pianto di Dio.
Stare con tante donne alla fine è solo un buon metodo per stare soli.
Lo stare insieme è nello stesso tempo per noi essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia.