Quando suona il campanello della loro coscienza fingono di non essere in casa.— Leo Longanesi
Quando suona il campanello della loro coscienza fingono di non essere in casa.
Il professore di lingue morte si suicidò per parlare le lingue che sapeva.
Conservatore in un paese in cui non c'è nulla da conservare.
Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
Il contrario di quel che penso mi seduce come un mondo favoloso.
Le dittature sono due: quella della libertà e quella dell'autorità.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
La coscienza è il migliore e il più fidato dei nostri indicatori; ma quali sono i segni che distinguono questa voce dalle altre voci? La voce della vanità parla con altrettanta forza. Esempio: l'offesa non vendicata.
Finchè dura il pentimento, dura la colpa.
La libertà di coscienza è un diritto naturale e chi la vuole avere deve anche darla. Ogni setta dice: Oh, datemi la libertà. Ma se voi gliela date, e se ne ha il potere, essa non vorrà concederla a nessun altro.
Non vi è cuscino più morbido di una coscienza tranquilla.
Onde interrogare qualche volta la coscienza, raccogliersi nello spirito o contemplar la natura, è senz'altro voglia di far niente.
A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene solo nella tomba. Così l'essenza del crimine rimane avvolta nel mistero.
La coscienza è il caos delle chimere, delle brame, dei tentativi; la fornace dei sogni; l'antro delle idee vergognose; il pandemonio dei sofismi; il campo di battaglia delle passioni.
La cattiva coscienza è una malattia refrattaria ai metodi di cura di tutti i dottori di tutti i paesi del mondo.
Fu un grande peccato, quello di chi inventò la coscienza. Perdiamola per qualche ora.