Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.— Polibio
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
Coloro che sanno come vincere sono molto più numerosi di coloro che sanno come fare un uso appropriato delle loro vittorie.
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Un buon generale non solo vede le strade della vittoria, ma sa anche quando la vittoria è impossibile.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito.
Non combattere una battaglia se non otterrai nulla dalla vittoria.
Non c'è una vittoria che considero migliore rispetto a tutte le altre, o che considero diversa; ho avuto sempre emozioni di gioia e soddisfazione per ogni singola vittoria, sono tutti traguardi molto importanti e prestigiosi.
Vinco perché non mollo mai, ma guai pensare che l'arte sia una gara.
Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l'Inter poi vinca.
Chi trasforma le proprie paure in alleati comincia d'un tratto a procedere di vittoria in vittoria.
Se vi è vittoria nello sconfiggere il nemico se ne ha una maggiore quando l'uomo vince se stesso.
È un gioco il nostro, un gioco. È importante non prendere troppo sul serio la partita, perché così si rischia di perderla. Dobbiamo mantenerci flessibili, ma naturalmente è importante che si giochi tutti allo stesso gioco.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.