Un buon generale non solo vede le strade della vittoria, ma sa anche quando la vittoria è impossibile.— Polibio
Un buon generale non solo vede le strade della vittoria, ma sa anche quando la vittoria è impossibile.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
Coloro che sanno come vincere sono molto più numerosi di coloro che sanno come fare un uso appropriato delle loro vittorie.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
La vittoria non ammette gelosie.
Il coraggio, che è il sesto senso, permette di scoprire la strada più breve verso la vittoria.
Vinco perché non mollo mai, ma guai pensare che l'arte sia una gara.
Quel che importa non è la nostra vittoria, bensì la nostra resistenza.
Non possono esservi transazioni, non possono esservi mezzi termini, non può esservi pace che garantisca a metà la stabilità di un paese. La vittoria deve essere totale.
Il rugby è uno sport straordinario, l'unico dove la vittoria passa sempre dalle mani del compagno.
Non è necessario sperare nella vittoria per battersi con onore per la propria bandiera.