L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.— Polibio
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
Coloro che sanno come vincere sono molto più numerosi di coloro che sanno come fare un uso appropriato delle loro vittorie.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
Un buon generale non solo vede le strade della vittoria, ma sa anche quando la vittoria è impossibile.
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
La saggezza è come una sfera di fuoco - impossibile entrarvi da nessuna parte. La saggezza è come un chiaro, fresco stagno - ci si può entrare da ogni parte.
In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità.
Il metodo migliore per arrivare alla saggezza è imitarla.
San Francesco mortificava il corpo e lo chiamava frate asino. Dimenticava che questo frate ha gran voce in capitolo e lo si ascolta talvolta più che non le voci della saggezza.
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Quelli che appaiono saggi in mezzo agli stupidi, in mezzo ai saggi appaiono stupidi.
Il silenzio non sempre indica saggezza.
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio.
Il maligno dice male dé buoni; lo stolto or dé buoni, or dé malvagi; il saggio di nessuno mai.
È delizioso trasportare se stessi nello spirito del passato, per vedere come un uomo saggio ha pensato prima di noi, ed a quali gloriose altezze siamo finalmente giunti.