L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.— Polibio
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Un buon generale non solo vede le strade della vittoria, ma sa anche quando la vittoria è impossibile.
Coloro che sanno come vincere sono molto più numerosi di coloro che sanno come fare un uso appropriato delle loro vittorie.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
La saggezza non è mai nel menù, per averla devi possedere il ristorante.
Non c'è mai stato un uomo così coraggioso che non si sia qualche volta trasformato, in tutto in parte, in codardo; o così saggio che non fosse, preso da capo a piedi, anche sciocco, se sapevi dove andare a guardare; o così buono che nulla di lui fosse spregevole.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.
Ogni saggezza è già stata pensata. Bisogna solo cercare di pensarla ancora una volta.
Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà però né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
Un uomo saggio prima pensa e poi parla e un folle prima parla e poi pensa.
L'uomo d'animo sincero vive soprattutto nella saggezza e nell'amicizia, l'una bene mortale, l'altra bene immortale.
La Chiesa è quella mirabile istituzione dove la Provvidenza si compiace talvolta di servirsi di strumenti nobilissimi, ma il più delle volte preferisce rovesciare i metodi dell'umana saggezza.
La saggezza consiste nel seguire la propria follia, più che la propria ragione.
Se al mondo non ci fossero falsità, non ci sarebbe il dubbio; se non ci fosse il dubbio, non ci sarebbero le domande; se non ci fossero le domande, non ci sarebbe la saggezza, la conoscenza, il genio.