Il brano di Guido Sperandio esprime un profondo sentimento autobiografico, rivelando una consapevolezza dell'importanza della propria storia e delle esperienze accumulate nel corso del tempo. L'autore si trova a riflettere su due diverse fasi della sua vita: quella passata che ha già vissuto con intensità ed emozioni, ma anche quella futura, ancora in attesa di essere esplorata. Questa consapevolezza porta Sperandio ad accorgersi del valore narrativo e letterario delle proprie vicende personali, tanto da convincerlo che meritano una narrazione più profonda e completa. La frase rispecchia un momento di maturazione personale attraverso il quale l'autore si rende conto della ricchezza dei suoi anni vissuti. Esprime anche la volontà di non lasciare nulla al caso, ma piuttosto trasformare le proprie esperienze in una narrazione che possa essere condivisa e apprezzata da altri.