Alla porta della vita, ai cancelli del respiro,Ci sono cose peggiori della morte che attendono gli uomini.
— Algernon Charles Swinburne
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La nostra interpretazione
Il brano di Algernon Charles Swinburne evoca un'immagine potente e spesso tragica della condizione umana. La metafora dell'uomo che si trova alla soglia tra la vita ed il respiro, all'inizio del viaggio terreno, è interrotta dal riconoscimento di una realtà amara: ci sono esperienze o stati d'animo tanto deprivanti e dolorosi da superare persino l'idea stessa della morte. Questo suggerisce che la vita può essere carica non solo di gioie ma anche di sofferenze profonde, spesso inaspettate ed inevitabili. La citazione invita a una riflessione sulle sfumature del vissuto umano e sulla natura complessa della condizione esistenziale.
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