Genio. Inutile ammirarlo, è una nevrosi.
L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
Non sono mai stati i fiori di pisello a far sbocciare la primavera.
Quando urla, come la voce, il cuore diventa rauco.
Fra tutte le burrasche che investono l'amore, una richiesta di denaro è la più fredda e la più distruttiva.
L'autore nella sua opera dovrebbe essere come Dio nell'universo, presente ovunque e visibile da nessuna parte.
Il genio è uno che sa fare una cosa anche senza sapere come si fa.
Il genio è visto come uno che ha già tutto. Invece il talento non ti lascia in pace, è esigente, pretenzioso; se lo accetti, devi sacrificargli tante cose di una vita normale.
Il genio ha il difetto di venire da una famiglia, e può compensarlo soltanto se non ne lascia nessuna.
Il genio è la capacità di vedere dieci cose dove l'uomo comune ne vede una o dove l'uomo di talento ne vede due o tre.
Il genio è nonconformismo.
Il genio senza formazione è come argento in miniera.
Non esiste grande genio senza una dose di follia.
Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso.
Il genio è una lunga impazienza.
Il genio senza ingegno è una barca senza remi.