Il criterio della verità è la bellezza.— Hans Urs von Balthasar
Il criterio della verità è la bellezza.
L'oscurità della materia è come la profondità del mare che noi attraversiamo come pesci luminosi.
La morte è soprattutto povertà, ma anche obbedienza e castità.
Il cristiano sta sulla soglia della vita, dove tutto si schiude, tutto promette, tutto subisce una trasfigurazione profonda, per nulla superficiale, vera e non verniciata.
Se nella Chiesa la vita di castità, nell'imitazione di Gesù, ma anche di Maria, diviene un dono di grazia, ciò resta oltre ogni dubbio legato con i dolori propri di una gravidanza.
La bellezza è il dono di Dio.
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
Era bella come la moglie di un altro.
Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe.
Non sono interessata al denaro. Voglio solo essere meravigliosa.
Anche se giriamo il mondo in cerca di ciò che è bello, o lo portiamo già in noi, o non lo troveremo.
Bellezza, dono di un giorno che il cielo ci invidia.
In ultima istanza la bellezza altro non è che un atteggiamento.
Oh, mio marito l'apprezzava, la mia bellezza. E come! Il guaio è che aprezzava anche quella di tutte le altre.
Occorre avere un po' di caos in sé per partorire una stella danzante.