Chi nella vita non fu mai folle, non fu mai savio.— Heinrich Heine
Chi nella vita non fu mai folle, non fu mai savio.
Dove le parole finiscono, inizia la musica.
Comprimi ora il tuo cuore sul mio, sicché le fiamme unite si consumino.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
Solo chi beneficia dell'elogio apprezza la critica.
Se riuscire a dimenticare è segno di sanità mentale, il ricordare senza posa è ossessione e follia.
Chi ha delle estasi, delle visioni, chi scambia i sogni per la realtà è un entusiasta. Chi sostiene la propria follia con l'omicidio è un fanatico.
Il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e distruzione, senza speranza di vittoria.
La differenza tra gli psichiatri e gli altri psicopatici è un po' come il rapporto tra follia convessa e follia concava.
Forse la follia è soltanto un dispiacere che abbia smesso di evolversi.
La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.
La pazzia mi visita almeno due volte al giorno.
Ci attende la Non Follia, l'apparire dell'eternità di tutte le cose.
C'è del metodo in questa follia.
Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di essere pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo.