Lo stato supremo della bellezza, è la grazia.— Henri Louis Bergson
Lo stato supremo della bellezza, è la grazia.
L'esperienza ci mette in presenza del divenire, ecco la realtà essenziale.
La coscienza è il tramite fra ciò che è stato e ciò che sarà, un ponte gettato tra il passato e il futuro.
Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.
Gli strumenti della mente diventano ceppi, quando l'ambiente che li ha resi necessari ha cessato di esistere.
L'idea del futuro è più feconda del futuro stesso.
Il talento consiste nel dire le stesse stupidaggini degli altri, ma più elegantemente...
Anche le predestinate lottano a lungo contro la grazia d'amare, più tremenda della folgore che cade suulla via di Damasco.
Le donne fini credono che una cosa non esista affatto, quando non è possibile parlarne in società.
Mi trovi deserto, Signore, nel tuo giorno, serrato ad ogni luce. Di te privo spauro, perduta strada d'amore, e non m'è grazia nemmeno trepido cantarmi che fa secche mie voglie.
Nell' anno di grazia 2000 con due elezioni e un referendum davanti si vorrebbe approfittare per abbandonare il patto di stabilità e dire che ci interessa soltanto la crescita economica.
La grazia non è un'andatura attraente, non è il portamento elevato di certe nostre donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi.
Quando le sue sofferenze erano ancora tollerabili, Chopin si mostrava di una bonomia maliziosa che dava un irresistibile fascino ai suoi rapporti con gli amici. Nella conversazione portava quell'humour che fu la grazia principale e il carattere essenziale del suo raro talento.
Il silenzio dà alle donne la grazia che loro si addice.
Il ritornello che un orecchio fine ed educato rifiuterebbe di ascoltare, ha ricevuto il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite di cui fu la ispirazione, la consolazione sempre pronta, la grazia e l'idea.
Laonde mai non si doverebbe torcere il muso, quando si incontra in persone che in aspetto non hanno quella prima grazia o venustà, che dovrebbero dare la natura ne venire al mondo a chi opera in qualche virtù, perché non è dubbio che sotto le zolle della terra si ascondono le vene dell'oro.