La felicità è un atteggiamento presente - non una condizione futura.— Hugh Prather
La felicità è un atteggiamento presente - non una condizione futura.
L'esistenza è in realtà un tempo imperfetto che non diventa mai un presente.
Nessuno si è mai sentito felice nel presente a meno che non fosse ubriaco.
Quella è la vita passata, che non è stata goduta al momento opportuno e che adesso risulta invivibile perché è troppo tardi. Questa è la vita a venire: bisogna aspettare il momento giusto per viverla. Questo è il presente. Impara a divorarlo senza alcuna paura o senso di colpa.
L'essenziale per lui è stato scavare una trincea fra presente e passato: un rifugio che neppure la memoria fosse in grado di violare.
I tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Questi tre tempi sono nella mia anima e non li vedo altrove. Il presente del passato, che è la storia; il presente del presente, che è la visione; il presente del futuro, che è l'attesa.
Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.
Uno non sa mai se il presente sia per lui la fine d'un passato o il principio d'un futuro: una conclusione o un antefatto.
Vivere nel tempo futuro significava alimentare, in contrasto con il presente, una vita ideale che ci avrebbe preservato dalla necessità di lasciarci coinvolgere dalla situazione che ci circondava.
Il passato si nutre dei minuti presenti.
Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro.