Perché dovremmo guardare al passato per prepararci al futuro? Perché non c'è nessun altro posto in cui cercare.
Momenti privi di eventi che lì per lì sembrano solo un anello tra il passato e il piacere futuro, ma poi si rivelano come il piacere stesso.
Non potete combattere il futuro. Il tempo è dalla nostra parte.
Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.
Domandarono al Buddha perché i suoi discepoli sembrassero sempre così allegri; la sua risposta fu: Non rimpiangono il passato né si preoccupano del futuro; vivono nel presente, ecco perché sono gioiosi.
Essere il primo, il più bravo, fare cose che gli altri non fanno significa controllare il futuro, prevenire il futuro, influenzare il futuro.
Chi non ha paura del futuro può godersi il presente.
La nostra immaginazione è il solo limite a ciò che possiamo sperare di avere in futuro.
Quello che sarà la nostra vita, almeno in parte, è il risultato di ciò che ognuno di noi vuole.
Non si può essere reazionari perché non c'è dove tornare; non si può essere progressisti, perché non c'è dove andare.
Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente, finora è sempre vissuta d'avvenire.