Un beneficio rinfacciato vale quanto un'offesa.— Jean-Baptiste Racine
Un beneficio rinfacciato vale quanto un'offesa.
Fra i sentimenti, una grande mente apprende la diffidenza per ultima.
Voi amate. Non si può vincere il proprio destino: da un fascino fatale foste travolta...
La mia sola speranza riposa nella mia disperazione.
Che cosa non può raggiungere l'amicizia condotta dall'amore!
La misura di una vita ben spesa non sta in quanto è durata ma in quanto si è donato.
Non si deve rimpiangere il tempo impiegato a far del bene.
La fecondità pastorale, la fecondità dell'annuncio del Vangelo non è data né dal successo, né dall'insuccesso secondo criteri di valutazione umana, ma dal conformarsi alla logica della Croce di Gesù, che è la logica dell'uscire da se stessi e donarsi, la logica dell'amore.
La generosità è innata; l'altruismo è una perversità acquisita. Non c'è somiglianza...
Fate del bene a quanti più potete, e vi seguirà tanto più spesso d'incontrare dei visi che vi mettano allegria.
La compassione, l'altruismo, il buon cuore non sono unicamente nobili sentimenti di cui trae vantaggio il nostro prossimo. Sono stati mentali, condizioni mentali di cui beneficiamo anche noi stessi.
Non c'è al mondo persona più pericolosa di quella che vuol far del bene.
Chi serve gli altri ed è realmente senza prestigio esercita la vera autorità nella Chiesa. Gesù ci invita a cambiare mentalità e a passare dalla bramosia del potere alla gioia di scomparire e servire; a sradicare l'istinto del dominio sugli altri ed esercitare la virtù dell'umiltà.
Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.
Consciamente o inconsciamente, ciascuno di noi rende un certo servizio all'altro. Se noi coltiviamo l'abitudine di offrire questo servizio deliberatamente, il nostro desiderio di servizio crescerà costantemente più forte, e farà non solo la nostra felicità, ma quella del mondo in generale.