Pochi ci muoiono, molti ci vivono.
Nel matrimonio ci son molti dolori, ma nel celibato non c'è alcun piacere.
La bigamia è avere una moglie di troppo. La monogamia lo stesso.
Il matrimonio è un'istituzione per la paralisi dell'istinto sessuale.
Come molti sperimentano quotidianamente nella vita di coppia, le dichiarazioni di astio superano spesso quelle di amore: tra moglie e marito c'è più volersi male che non volersi bene.
Se vuoi sacrificare l'ammirazione di molti uomini per le critiche di una sola persona, allora fallo, sposati.
Adesso il matrimonio va a gonfie vele. Possono permettersi di essere separati in cassa.
Un buon matrimonio sarebbe quello di una donna cieca con un uomo sordo.
La parola più ragionevole che sia stata detta sul celibato e sul matrimonio è questa: qualunque cosa farai, te ne pentirai.
Tutte le madri, per principio, non augurano niente di meglio ai figli che il matrimonio, ma disapprovano la donna che essi scelgono.
In procinto di contrarre un matrimonio bisogna porsi la domanda: credi tu di poter ben conversare fino alla vecchiaia con questa donna? Ogni altra cosa nel matrimonio è transitori, mentre la maggior parte del tempo della vita comune è presa dalla conversazione.