Era il silenzio. Era il rumore che non c'era a essere sbagliato.— Jo Nesbø
Era il silenzio. Era il rumore che non c'era a essere sbagliato.
Crediamo perché vogliamo credere. Agli dèi perché placano la paura della morte. All'amore perché fa sembrare la vita piú bella.
Nessuno è come sembra, e quasi tutto, a parte il tradimento vero e proprio, è menzogna e inganno. E il giorno in cui scopriamo che neanche noi siamo diversi, è il giorno in cui ci viene meno la voglia di vivere.
Il subconscio è controllato dall'istinto di sopravvivenza e perciò spesso è piú razionale del pensiero cosciente.
Se ogni neonato era un miracolo di perfezione, la vita non era altro che un processo distruttivo.
Le storie interessanti non parlano mai dei successi continui, ma piuttosto delle sconfitte spettacolari.
Per chi è molto solo, il rumore è già una consolazione.
Il male senza voce Prese a prestito il linguaggio del bene E lo ridusse a mero rumore.
Il romanzo è per sua natura del «rumore», rumore intorno a qualche cosa.
Nella civiltà dei rumori è importante saper togliere il disturbo.
Di tutti i rumori, io penso che la musica sia la meno sgradevole.
Tutto era gelato, anche il rumore.
Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando piano, forse nemmeno una parola.
Tuttavia le persone felici a questo mondo fanno un rumore di calamità.
Un uomo che fa rumore ha sempre ragione.