E' estremamente facile manipolare il pubblico, ma credo ne sia consapevole.— John Boorman
E' estremamente facile manipolare il pubblico, ma credo ne sia consapevole.
Non veda l'occhio ciò che fa la mano; ma accada ciò che l'occhio, una volta compiuto, temerà di guardare.
Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.
Tutti riconosciamo volentieri la nostra infelicità; nessuno, la propria malvagità.
Noi non moriamo perché dobbiamo morire; moriamo perché un giorno, e non così tanto tempo fa, la nostra consapevolezza è stata forzata a considerarlo necessario.
La consapevolezza della propria indegnità, della propria corruttibilità, la consapevolezza di poter ferire e sporcare anche ciò che più si ama, accresce la coscienza di noi stessi, ne amplia l'orizzonte.
Più potente di qualsiasi slogan di successo mai scritto da mano umana è la realizzazione di ogni uomo che non ha che un solo capo. Quel capo è l'uomo, lui, egli stesso.
La povertà è la consapevolezza della mancanza.
I calcoli del cervello non richiedono il nostro sforzo cosciente, solo la nostra attenzione e la nostra apertura per lasciar passare le informazioni. Sebbene il nostro cervello assorba universi di informazioni, molto poco viene ammesso alla nostra consapevolezza normale.
La consapevolezza, o se volete, l'autocoscienza, è una qualità che distingue le persone.
Imparare a pensare di fatto significa imparare a esercitare un certo controllo su come e su cosa pensare. Significa avere quel minimo di consapevolezza che permette di scegliere a cosa prestare attenzione e di scegliere come attribuire un significato all'esperienza.