L'industria dipende dalla volontà, non dal capitale.
Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caledoscopio.
Il cosiddetto restauro è la peggiore delle distruzioni.
I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.
Il musicista compone un'aria mettendo insieme delle note in certe date relazioni; il poeta compone una poesia mettendo insieme in bell'ordine pensieri e parole; e il pittore in un quadro mettendo in bell'ordine pensieri, forme e colori.
Tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione.
Le industrie che producono ordigni di guerra e i laboratori che studiano e progettano strumenti portatori di stragi non sono frutto del progresso scientifico. Essi nascono dal connubio tra potere politico, cultura dell'odio e tecnologia di morte.
C'è una regola per l'industriale che dice: fa' il miglior prodotto possibile al minor costo possibile, pagando i massimi stipendi possibili.
La relazione midollare tra industria e cancro è forse qui, nella inesorabile rapina di ossigeno fatta dalla fabbrica a danno di chi ci lavora o abita vicino.
L'industria è la radice di ogni bruttura.