Democrazia significa l'opportunità di essere lo schiavo di tutti.
Confessiamo una buona volta a noi stessi che da quando l'umanità ha introdotto i diritti dell'uomo, si fa una vita da cani.
Una testa perversa può risarcire la donna di tutti i peccati che dieci corpi sani non hanno commesso su di lei.
È ben nota la pretesa di avere un posto al sole. Meno noto è che il sole tramonta appena il posto è raggiunto.
L'astinenza si vendica sempre. Nell'uno produce pustole, nell'altro leggi sul sesso.
La geniale capacità di dimenticare della donna è qualcosa di diverso dal talento della signora che non riesce a ricordarsi.
La democrazia è il potere di un popolo informato.
La storia della democrazia ci offre una curiosissima combinazione di utopie e miti.
La costituzione democratica è un mezzo per impedire che singoli governanti cedano alle tentazioni, oltremodo pericolose, che nascono quando troppo potere si concentra in troppe poche mani.
Il migliore dei tiranni non può essere preferibile alla peggiore delle democrazie.
La gravità dei fatti accaduti dentro la scuola Diaz e nella caserma Bolzaneto, per me, da soli, bastano per mettere in discussione il luogo comune che viviamo in un paese democratico.
La tirannia di un principe in un'oligarchia non è pericolosa per il bene pubblico quanto l'apatia del cittadino in una democrazia.
Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s'ammala.
La democrazia è un meccanismo che ci assicura che non saremo governati meglio di quanto meritiamo.
La borghesia e la democrazia vuote di ideali non hanno altro cemento che il nazionalismo. Perciò si affida ai condottieri.
La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi che contano.