Di internet mi piace il copyright sul materiale creativo.— Kevin Pollak
Di internet mi piace il copyright sul materiale creativo.
Internet, con la sua capacità di essere, almeno in potenza, uno spazio di comunione, fa parte del cammino dell'uomo verso questo compimento in Cristo. Occorre dunque avere uno sguardo spirituale sulla rete, vedendo Cristo che chiama l'umanità a essere sempre più unita e connessa.
Ho sempre avuto un dubbio: 'Trading on line' significa commettere un adulterio in rete?
Con la Rete la barriera tra cittadino e istituzioni può essere superata. Se esiste ancora, è per incapacità delle istituzioni, incuria dei governanti o precisa volontà politica.
La rivoluzione, in questo Paese, si fa giusto sui social.
Google non è sinonimo di ricerca.
Ciascuno sempre connesso con il suo tutor virtuale e sconnesso dagli altri.
La posta elettronica è un sistema di messaggistica, non uno strumento collaborativo.
Divenute entità disincarnate, le persone hanno sempre più bisogno di una tutela del loro «corpo elettronico».
La grandezza della trasmissione radiotelevisiva è che può portare un programma a milioni di persone con un'efficienza incomparabile. Ma non può fare il contrario: portare un milione di programmi ad ogni persona. Ed è esattamente quello che internet riesce a fare così bene.
Siamo sempre più connessi, più informati, più stimolati ma esistenzialmente sempre più soli.