Il sesso è come gli scacchi: sono divertenti online.
Il teatro è per il pubblico e il pubblico non può essere esclusivamente benestante e privilegiato.
Certe volte ti devi tagliare via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
A volte sono proprio le persone matte che risultano non essere così pazze.
L'amicizia è come il riciclaggio: a chi importa?
Se qualcosa è buono o cattivo, comunque lo sapranno tutti. Sul web non si può bluffare, prima o poi se si nasconde qualcosa, verrà fuori.
Se Al Gore ha inventato Internet, io ho inventato il correttore ortogrammico.
Una nuova idea di politica sta emergendo in una giovane generazione di leader che socializzano attraverso Internet: per loro, categorie significative non sono «destra» e «sinistra», ma «centralizzato e autoritario» e «distribuito e collaborativo». Questo sembra avere un senso.
Durante il mio mandato al Congresso degli Stati Uniti, ho preso l'iniziativa di creare Internet.
La bellezza del web è che ha reso democratici sia gli strumenti dell'invenzione sia quelli della produzione. Chiunque abbia un'idea per un servizio può trasformarlo in un prodotto con l'aggiunta di un po' di codice.
Se un utente re-pinna un vostro prodotto è buona norma lasciare un commento e ringraziare.
L'identità online è raccontare se stessi.
Nel Fedro di Platone, Socrate diceva che la scrittura era una minaccia per la cultura perché a un libro non si possono fare domande. A Socrate mancava Internet.
I movimenti in Rete nascono spesso per ottenere un obiettivo. Informano, coinvolgono, fanno proseliti.
Le tecnologie aprono orizzonti incredibili. Internet non dà informazione, dà soltanto dati. L'informazione si ha quando i dati sono stati assimilati dal cervello.