Google non è sinonimo di ricerca.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.
Nessuno è più superbo di colui che si crede immune dai pericoli del mondo.
Pazzo è lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia quando un branco di iene lo circonda.
Il mio dono è il futuro. Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è l'Inferno.
Le idee bizzarre di cui ridiamo oggi saranno domani verità conclamate.
Internet e il più grande veicolo di autodivulgazione di tutti i tempi.
Una volta un tale che doveva fare una ricerca andava in biblioteca, trovava dieci titoli sull'argomento e li leggeva; oggi schiaccia un bottone del suo computer, riceve una bibliografia di diecimila titoli, e rinuncia.
Internet è un dono di Dio. Può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti.
La Rete da luogo di «connessione» è chiamata a diventare luogo di «comunione».
Deseizzarsi: Diluire volontariamente il proprio senso di sé e il proprio ego riempiendo internet di più informazioni possibile al riguardo.
In Sardegna alcuni giovanotti hanno scoperto un sistema basato su erbe nei campi con il quale si possono far mangiare le pecore anche di notte. Crescono meglio e producono lana migliore. Lo hanno venduto in Argentina, con Internet, e sono diventati ricchi.
Giovani di vent'anni attraverso la rete fanno cambiamenti epocali.
La Rete, da Amazon a eBay, ha fatto emergere una coda lunga di domanda per i prodotti fisici di nicchia; oggi gli strumenti democratizzati di produzione stanno facendo emergere anche una coda lunga di offerta.
Più ci si sbraccia sul proprio blog al fine di dimostrarsi unici al mondo, più si diventa generici.
Un uomo si siede sul water: "Eccomi interconnesso con l'internet fognario mondiale".