La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi.
A volte per conoscere la verità occorre smuovere le montagne.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.
L'Apocalisse non è la fine del mondo, ma piuttosto la fine del mondo come noi lo conosciamo. La profezia dell'Apocalisse è solo uno dei meravigliosi messaggi della Bibbia che sono stati travisati.
La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi. E la ricchezza, senza saggezza, spesso porta alla rovina.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
La mia ricchezza è nella conoscenza di me stesso, nell'amore e nella spiritualità.
La libertà consiste nell'essere padrone della propria vita e nel fare poco conto delle ricchezze.
Non c'è vera ricchezza all'infuori dell'umano lavoro.
È sempre meglio piangere in una Roll Royce, che in un tram affollato.
Con la ricchezza, diceva Orazio, crescono le preoccupazioni. Con la povertà, non diminuiscono.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
Lasciate che vi dica una cosa. Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio.