Amore è giovinezza che ha infranto le catene.
— Khalil Gibran
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La nostra interpretazione
L’affermazione associa l’amore a una condizione di freschezza interiore e rinnovamento continuo, simile a quella della giovinezza. Non si tratta solo di un fatto anagrafico, ma di uno stato dell’anima: sentirsi giovani significa percepire la realtà con slancio, stupore, coraggio e fiducia. L’amore, quando è autentico, spezza le catene che limitano questo slancio: paure, chiusure, cinismo, abitudini, orgoglio, rigidità del cuore. L’immagine delle catene rimanda a ciò che imprigiona, che trattiene e rende pesante l’esistenza; la giovinezza, invece, richiama leggerezza, possibilità, nuove strade.
In questo senso l’amore libera dall’egoismo e invita ad aprirsi all’altro, a correre un rischio, a esporsi senza maschere. Quando ciò accade, si sperimenta una forma di rinascita: la vita appare più ampia, i confini dell’io si dilatano, il tempo stesso sembra assumere un colore diverso. L’amore diventa allora forza emancipatrice, che non nega il dolore o le difficoltà, ma permette di attraversarli senza perdere la capacità di credere e di sperare. È una giovinezza che non dipende dall’età, ma dalla disponibilità a lasciare che il cuore non rimanga prigioniero delle sue paure e delle sue difese.