La vita senza tenerezza e senza amore non era che un macchinario non oliato, pieno di cigolìi e di strappi.
— Victor Hugo
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La nostra interpretazione
L’immagine proposta mette al centro l’idea che l’esistenza umana, priva di dolcezza e di affetto, diventa una mera sequenza di azioni meccaniche, priva di armonia e di calore. Senza tenerezza, le relazioni si irrigidiscono, il contatto con gli altri perde sfumature e l’anima si ritrova come intrappolata in un ingranaggio che funziona male, segnato da attriti e improvvisi blocchi. L’amore non viene descritto come un lusso o un ornamento della vita, ma come un elemento strutturale, simile all’olio che permette alle parti di un meccanismo di scorrere senza logorarsi. Quando questo elemento manca, tutto continua forse a muoversi, ma con fatica, rumore, usura. Il sentimento affettuoso e la capacità di essere gentili diventano allora ciò che rende sopportabile il movimento continuo del vivere. In gioco non c’è solo l’emozione romantica, ma un modo più umano di abitare il mondo e di attraversare il dolore, il lavoro, la fatica quotidiana. Dove l’amore e la tenerezza sono presenti, persino le difficoltà sembrano trovare un ritmo più morbido, una possibilità di senso. In loro assenza, resta una vita che procede, ma che non sa davvero perché, né per chi, si muove ancora.