L'amore ha sempre svolto romanzi, ossia l'arte di amare è sempre stata romantica.
— Novalis
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La nostra interpretazione
L’idea centrale è che il sentimento amoroso, quando è autentico, possiede una dimensione creativa e narrativa: non si limita a essere un’emozione privata, ma genera storie, immagini, fantasie, ideali. Amare significa inevitabilmente immaginare, costruire visioni dell’altro e del rapporto, conferirgli un’aura poetica. Non è solo una questione di gesti quotidiani o di abitudine; è anche un modo di sognare e di raccontare, a sé e agli altri, ciò che si sta vivendo.
L’amore viene quindi presentato come qualcosa che, per sua natura, tende all’elevazione, all’idealizzazione, alla ricerca di un senso più alto. Persino nei suoi aspetti più concreti rimane un nucleo di romanticismo, un bisogno di bellezza, di intensità, di profondità. Quando una persona ama, non è solo coinvolta in una relazione, ma si trova a partecipare a una trama più ampia, fatta di desideri, attese, simboli e promesse.
Questa visione mette in luce come l’amore autentico non sia mai puramente funzionale o utilitaristico: custodisce in sé un carattere poetico che trasforma la realtà, le dà colori diversi e la colloca in un orizzonte in cui la vita viene percepita come racconto, avventura, ricerca di significato. In tal modo, l’esperienza affettiva diventa anche esperienza spirituale, perché invita a guardare oltre la superficie, a scorgere nel legame un’opera in continuo divenire, plasmata dalla sensibilità, dall’immaginazione e dall’intensità del sentire.