Quanto più semplice la legge, tanto più difficile l'applicazione.
È soltanto per la debolezza dei nostri organi che non ci vediamo in un mondo delle fate.
La filosofia è propriamente nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
L'uomo è un sole, i sensi sono i suoi pianeti.
La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi.
Non c'è legge che torni comoda a tutti.
Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono.
Per alcune cose è più facile ottenere una legalizzazione che una propria legittimazione.
È necessario che il popolo combatta per la sua legge come per le sue mura.
Ogni legge che lascia il meno d'arbitrio ai giudici e ai tribunali è la più perfetta.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
Dove son più di numero le leggi punitive che instruttive, è segno di mal governo; però ottima è quella di Gesù Cristo.
Una stessa legge per il leone e per il bue è oppressione.
Perché, o stolti, far birberie fuor della legge? c'è tanto posto di farne dentro!
Preoccupazione del legislatore deve essere il bene della collettività: "l'utilità generale" deve costituire il criterio orientativo in materia di legislazione. Conoscere il bene che giovi agli interessi della comunità, è scienza; ricercare i mezzi per realizzare questo bene, è arte.