La legge è uguale per tutti gli straccioni.— Carlo Dossi
La legge è uguale per tutti gli straccioni.
Agli esami, i professori cercano più di far sapere allo scolare che loro sanno, che non di conoscere se lo scolare sappia.
Massimo segno della fine, è il principio.
Speranza, sogno di chi veglia.
Tutto si perdona, fuorché il non aver cuore. Chi non l'ha se l'inventi.
Continuamente nascono i fatti a confusione delle teorie.
Tutte le leggi umane, non quelle divine, sono il risultato di uno sforzo di uomini. Altri uomini vengono, modificano, aboliscono, perfezionano. Non ci vuole nulla ad abolire. Distruggere è facile, ma ricostruire è difficile.
Bisogna essere onesti per vivere fuori dalla legge.
Quanto più semplice la legge, tanto più difficile l'applicazione.
La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice.
Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono.
Ragione per governare ma clemenza per perdonare: la prima è legge, privilegio l'altra.
L'ignoranza della legge non è una scusa per nessun uomo: non perché tutti gli uomini conoscono la legge, ma perché questa è una scusa che tutti adducono, e nessuno sa come respingerla.
La libertà della gente dipende fondamentalmente dalla legge, un sistema legale equo.
Essere completamente liberi e, allo stesso tempo, completamente dominati dalla legge è l'eterno paradosso della vita umana.