Io - il Non Manifesto - pervado l'intero universo. Tutte le creature risiedono in Me, ma Io non sono in esse.— Krishna
Io - il Non Manifesto - pervado l'intero universo. Tutte le creature risiedono in Me, ma Io non sono in esse.
Io sono estremamente caro al saggio, ed egli è estremamente caro a Me.
O voi che siete in catene e continuamente cercate e agognate la libertà, cercate soltanto l'amore. L'amore è la pace stessa, una pace che dà una soddisfazione completa.
Tu hai diritto soltanto all'azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività.
Chiunque impartirà ai Miei devoti la suprema conoscenza segreta, con la massima devozione a Me, verrà senza dubbio a Me.
Non esiste classificazione dell'universo che non sia arbitraria e congetturale. La ragione è molto semplice: noi non sappiamo cosa sia l'universo.
L'universo è solo un'idea fugace nella mente di Dio pensiero piuttosto scomodo, specie se hai già versato la caparra per l'acquisto di una casa.
Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l'universo.
All'universo non piacciono i segreti. Cospira per rivelare le verità, per portarvi a conoscerle.
Grazie al modello matematico posso dirvi Come è nato l'universo: non chiedetemi il Perché.
Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.
La cosa più incomprensibile dell'Universo è che esso sia comprensibile.
Le cose sono in relazione l'una con l'altra e alcune sono comprese in altre e queste ancora in altre, in modo che tutto l'universo è una sola, vasta cosa.
Gioiosi e a testa alta affrettiamoci con passo sicuro dovunque ci porteranno le circostanze, percorriamo qualunque terra: non c'è esilio nell'àmbito dell'universo, perché nulla di ciò che si trova nell'universo è estraneo all'uomo.
Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell'infinita nostra piccolezza, a considerarci anzi men che niente nell'Universo.