E io mi domandai rispetto al presente, quanto vasto fosse, quanto profondo fosse, quanto fosse mio.— Kurt Vonnegut
E io mi domandai rispetto al presente, quanto vasto fosse, quanto profondo fosse, quanto fosse mio.
Se davvero vuoi addolorare i tuoi genitori e non hai abbastanza fegato da diventare omosessuale, datti all'arte.
La risata e le lacrime sono entrambi risposte alla frustrazione e all'esaurimento. Io stesso preferisco ridere, dato che c'è meno da pulire dopo.
Credo ancora che la pace e l'abbondanza e la felicità possano essere raggiunte in qualche modo. Io sono un pazzo.
Dite quel che volete del sublime miracolo di una fede senza dubbi, ma io continuerò a ritenerla una cosa assolutamente spaventosa e vile.
La vita che ci attende dopo la morte è infinitamente più noiosa di questa.
Più rabbia verso il passato conservi nel tuo cuore, meno capace sei di amare il presente.
Molte persone sono come prigioniere, pensano solo al futuro o vivono nel passato. Non sono nel presente, e il presente è dove tutto ha inizio.
Quelli che vivono per il futuro sembrano sempre egoisti a quelli che vivono per il presente.
In fondo siamo così liberi, viviamo così poco legati a un passato o a un futuro, che l'ineffabilità sembra la nostra essenza più autentica.
Il presente, che è nel tempo quello che la facciata è nello spazio, impedisce di vedere le cose in profondità.
Il problema del futuro è che è noioso: il suo grande segreto è che è il presente, e il presente non è mai attrattivo come il futuro. Dovrebbe esserlo, ma non lo è.
Devi vivere nel presente, tuffarti in ogni onda, trovare la tua eternità in ciascun momento.
Il presente è il lato assolutamente doloroso dell'esistenza.
Non c'è mai stato più inizio di quanto ce ne sia ora, Né più giovinezza o vecchiaia di quanta ce ne sia ora, E non ci sarà mai più perfezione di quanta ce ne sia ora, Né più paradiso o inferno di quanto ce ne sia ora.
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?