Non capite, se giudicate.— Lev Tolstoj
Non capite, se giudicate.
Ama ogni vicino come te stesso, ma ama due vicini più di te stesso.
Il bene di cui parlo io è quello che può essere considerato bene per se stessi e per tutti.
Ricchezze, potere, vita, tutto ciò che la gente dispone e custodisce con tanta cura, non vale che per il piacere col quale si può abbandonarlo.
Lo scopo della vita dell'uomo è l'impiego di tutte le possibili facoltà per lo sviluppo multilaterale di tutto l'essere.
Se le persone viziose sono tutte quante collegate tra loro e appunto perciò costituiscono una forza, allora basterà che le persone oneste facciano anche loro altrettanto. È così semplice.
Vedo che i giudizi degli uomini formano un tutto unico colle loro fortune e che i fatti esteriori si trascinano dietro le loro qualità intime, per degenerare ugualmente.
È un giusto giudizio dei dotti che gli uomini di tutti i tempi abbiano creduto che cosa sia bene e male, degno di lode e di biasimo. Ma è un pregiudizio dei dotti che noi adesso lo sappiamo meglio di qualsiasi altro tempo.
Se è povero di giudizio chi scambia il chimerico per l'ideale, anche più povero è chi scambia l'ideale per il chimerico.
Nulla, neppure un giudizio giusto, è più intelligente d'una sospensione del giudizio.
È raro non diventi criterio infallibile di verità quel giudizio che è nello stesso modo espresso dall'ignorante come dall'intelligente.
I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
Il giudizio è come lo spirito; colle donne chi ne ha lo perde, e chi non ne ha lo acquista... chi non ne ha!
Fama e ricchezza, senza giudizio, non sono beni sicuri.
Non si dovrebbe mai esprimere con troppa precipitazione un giudizio sprezzante, neanche su esseri inferiori di altri pianeti.
Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo.