Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita.
Essere buono e vivere una vita buona significa dare agli altri più di ciò che prendiamo loro.
Come sempre suole accadere in un lungo viaggio, alle prime due o tre stazioni l'immaginazione resta ferma nel luogo di dove sei partito, e poi d'un tratto, col primo mattino incontrato per via, si volge verso la meta del viaggio e ormai costruisce là i castelli dell'avvenire.
Tutto ciò di cui hai vissuto e vivi, è menzogna, inganno, che ti nasconde la vita e la morte.
Non v'è grandezza dove non vi sono semplicità, bontà e verità.
Non fate il male, e il male non esisterà.
Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno sguardo di amore per Lui, Dio è come un falso Dio.
Prima di ogni altra cosa, affido la mia anima all'onnipotente Iddio, mio Creatore, con la piena fiducia che tutti i miei peccati sono stati perdonati per i meriti e la mediazione del mio unico Salvatore Gesù Cristo.
Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Non vedo in nessun luogo un Dio della vita, vedo dei ciechi, che guarniscono con Dio i loro misfatti.
Io non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo fatto, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.
Anche le libere, graziose, festose farfalle sono colpite dalla malattia che quando visita noi, chiamiamo: cancro. Non c'è nemmeno un angolo del creato in cui non si mostri la grandezza e la bontà del creatore.
Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
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