Per essere felici bisogna credere anzitutto nella possibilità di esserlo: io adesso ci credo.— Lev Tolstoj
Per essere felici bisogna credere anzitutto nella possibilità di esserlo: io adesso ci credo.
Si possono spiegare all'uomo meno intelligente le cose più astratte, s'egli non ne ha ancora alcuna nozione; ma non si può spiegare la cosa più semplice all'uomo più intelligente, s'egli è fermamente convinto di sapere benissimo ciò che si vuole insegnargli.
L'uomo non vive per soddisfare i suoi bisogni, ma vive per l'amore.
Per acquistare il potere e conservarlo, bisogna amare il potere. E l'ambizione non s'accorda affatto con la bontà: s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.
Si dice comunemente che la vera realtà è ciò che esiste, oppure che solo ciò che esiste è reale. Ma è tutto il contrario: la vera realtà, ciò che noi conosciamo realmente, è ciò che non è mai esistito.
La vecchiaia è la più inattesa tra tutte le cose che possono capitare ad un uomo.
Diventa un possibilista. Non importa quanto buie sembrino essere le cose o quanto lo siano in effetti, eleva la tua visione fino a vedere le possibilità - guardale sempre, dato che sono sempre presenti.
È la coscienza dei nostri limiti che c'impedisce di superarli.
L'uomo è grande poiché si riconosce miserabile. Un albero non si riconosce miserabile. Si è quindi miserabili perché ci si riconosce miserabili: ma è essere grandi riconoscere che si è miserabili.
Ognuno ha i suoi momenti di felicità: si tratta semplicemente di moltiplicare la consapevolezza e le opportunità.
Tutti noi dovremmo essere obbligati ad apparire davanti a un comitato ogni cinque anni e giustificare la nostra esistenza... pena la liquidazione.
Solo una cosa può trasformarti, può operare un mutamento, ed è la consapevolezza.
Tempo e consapevolezza sono la stessa cosa.
Devi andare il più possibile in profondità nella consapevolezza. Allora nessuno potrà illuderti poiché allora non vedrai l'apparenza, ma la realtà.
Solo ai villeggianti Iddio ha dato la facoltà d'intendere le bellezze della natura, la restante umanità invece, per quanto riguarda queste bellezze, ristagna nella più profonda ignoranza.
Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova.